La visita e gli esami preconcezionali sono le verifiche che le donne in età fertile ricevono prima della gravidanza, oppure tra una gravidanza e la successiva.
Questo tipo di approccio prende in considerazione i fattori di rischio medici, comportamentali e sociali che possono influire negativamente sulla salute della donna. Lo scopo è quello di informare la futura mamma e di curarla prima della gravidanza, in modo da migliorare la sua salute e cercare di diminuire i rischi per la salute del figlio.
Tutte le donne in età fertile, prima della gravidanza, possono prendere provvedimenti e precauzioni per cercare di aumentare le probabilità di avere un figlio sano e una gravidanza a termine.
Sempre più bambini, infatti, nascono prematuri (prima di aver completato 37 settimane di gravidanza), e quindi corrono più rischi di soffrire di problemi di salute gravi. Con le cure preconcezionali, le donne possono imparare che cosa fare prima della gravidanza per proteggere la propria salute e dare al bambino tutte le opportunità di nascere sano.
Perché è importante fare la visita preconcezionale?
La visita preconcezionale serve per assicurarsi che la futura madre sia il più sana possibile prima del concepimento.
Il medico può identificare e spesso anche curare i problemi di salute in grado di mettere a rischio la gravidanza, ad esempio
- l’ipertensione,
- il diabete
- o alcune infezioni.
Il ginecologo può informare la futura mamma su argomenti come l’alimentazione, il peso, il fumo, il consumo di alcool e le esposizioni professionali che possono mettere a rischio la gravidanza. Il medico, inoltre, controlla che la donna abbia eseguito a tempo debito tutti i vaccini e che i farmaci che assume siano sicuri per l’uso durante la gravidanza.
Una parte importante della visita è dedicata all’analisi del passato della donna, per capire se lei, il suo partner o i suoi famigliari abbiano avuto problemi di salute o malattie particolari. Se la donna o il partner hanno messo al mondo figli affetti da malformazioni neonatali o hanno concepito bambini nati prematuri, oppure se uno dei due presenta un alto rischio di famigliarità per determinate malattie genetiche (dovuto ai precedenti famigliari, alla razza o all’età), il medico può consigliare un colloquio con un consulente genetico.
Qual è il compito del consulente genetico?
Il consulente genetico discute con la coppia dei rischi di malattie genetiche nel bambino; può suggerire gli esami del sangue in grado di identificare i portatori di molte malattie genetiche. Gli esami sono indicati per molte malattie diverse, tra cui:
- Fibrosi cistica. È una malattia che colpisce i polmoni e l’apparato digerente: ha un’incidenza maggiore nelle persone di razza caucasica, ma può colpire i bambini di diverse origini.
- Malattia di Tay-Sachs causa lesioni cerebrali letali e ha un’incidenza maggiore tra le persone con antenati ebrei dell’Europa orientale e in alcune persone non ebree discendenti dai francesi del Canada e della Louisiana.
- Anemia falciforme. È una malattia del sangue che colpisce soprattutto gli afroamericani.
- La talassemia è una malattia del sangue che colpisce soprattutto gli abitanti dell’area mediterranea, dell’Africa e del sudest asiatico.
Lo screening e la consulenza genetica prima della gravidanza possono essere utili per rassicurare la coppia che i figli non presentano un rischio particolare di soffrire di determinate malattie genetiche. La consulenza genetica, inoltre, dà ai portatori sani l’opportunità di capire i rischi che corrono e di esaminare se è opportuno mettere al mondo un bambino. Alcuni gruppi di donne possono beneficiare più di altri della consulenza genetica; tra di essi ricordiamo:
- le donne con più di 35 anni,
- le donne che soffrono di determinate malattie genetiche, come la fenilchetonuria (PKU),
- le donne che in passato hanno messo al mondo un figlio affetto da difetti del tubo neurale, cioè da malformazioni a carico del cervello e del midollo spinale.
Perché le donne in età fertile dovrebbero assumere l’acido folico?
L’acido folico è una vitamina del gruppo B che contribuisce a prevenire le malformazioni neonatali, in particolare quelle del tubo neurale. Le ricerche indicano che se tutte le donne consumassero la quantità consigliata di acido folico prima della gravidanza e nelle prime fasi della stessa, si riuscirebbe a prevenire fino al 70 per cento delle malformazioni del tubo neurale. Le ricerche indicano inoltre che l’acido folico potrebbe essere utile per prevenire altri tipi di malformazione, come il labbro e il palato leporino e alcune malformazioni cardiache.
Una ricerca recente suggerisce inoltre che le donne che assumono l’acido folico per almeno un anno prima del concepimento possono diminuire il rischio di parto prematuro.
Per prevenire le malformazioni del tubo neurale si consiglia a tutte le donne in età fertile di assumere ogni giorno un integratore multivitaminico con almeno 400 microgrammi di acido folico, iniziando già prima del concepimento e accompagnandolo con una dieta sana. Quest’indicazione, basata sulle linee guida del Ministero, garantisce che le donne assumano le quantità necessarie di acido folico.
Tra gli alimenti ricchi di folati troviamo le verdure a foglia verde, i fagioli secchi, i legumi, le arance e il succo d’arancia, ma si raccomando ugualmente di procedere all’integrazione.
Chi in passato ha avuto una gravidanza con malformazioni del tubo neurale dovrebbe assumere una dose maggiore di acido folico, iniziando almeno un mese prima del concepimento e proseguendo per tutto il primo trimestre. Questo permette di diminuire di circa il 70 per cento il rischio di malformazioni anche nella gravidanza attuale.
Anche le donne diabetiche, epilettiche o obese corrono un rischio maggiore della norma di mettere al mondo un figlio affetto da queste malformazioni e dovrebbero consultare il proprio medico prima della gravidanza per chiedergli se è opportuno assumere una dose maggiore di acido folico.
Quali vaccini sono necessari prima della gravidanza?
Durante la visita preconcezionale, il medico può far eseguire un esame del sangue per verificare se la donna è immune alla rosolia e alla varicella. Entrambe queste malattie possono causare malformazioni e altre complicazioni se la donna le contrae durante la gravidanza.
Se la futura mamma non è immune, è opportuno che si faccia vaccinare prima della gravidanza. Dopo il vaccino, dovrà aspettare un mese prima di cercare di rimanere incinta.
Chi è ad alto rischio di soffrire di epatite B (ad esempio chi lavora nelle strutture sanitarie) ed in precedenza non si è fatto vaccinare, dovrebbe cercare di farsi vaccinare per l’epatite B prima della gravidanza o nel corso della gravidanza. Questa malattia, infatti, può essere trasmessa al bambino durante il parto. Il medico, inoltre, può consigliare di eseguire altri vaccini, ad esempio quello per l’influenza.
Quali malattie della futura madre devono essere curate prima della gravidanza?
Diabete
Se la futura madre soffre da prima della gravidanza di diabete e non lo tiene sotto controllo, corre un rischio circa triplo rispetto alle donne sane di mettere al mondo un figlio affetto da una grave malformazione neonatale. Corre inoltre un rischio maggiore di abortire e di mettere al mondo un bambino morto, nonché di mettere al mondo un figlio che pesa più della norma. Tenere sotto controllo la glicemia prima della gravidanza e durante i primi mesi di gravidanza può essere utile per prevenire le malformazioni del nascituro.
Ipertensione
L’ipertensione cronica può far aumentare il rischio di complicazioni della gravidanza, ad esempio di problemi della placenta, di crescita insufficiente del feto e di preeclampsia (un disturbo della gravidanza caratterizzato dall’ipertensione e dalla proteinuria).
Lupus eritematoso sistemico (LES)
Questa malattia autoimmune può causare sintomi simili a quelli dell’artrite, disturbi renali, eruzioni cutanee e altri problemi. Le gestanti che soffrono di questo disturbo corrono un rischio maggiore rispetto alle donne sane di aborti, crescita insufficiente del feto, parto pretermine e nascita di bambini morti. Tuttavia, se i sintomi vengono tenuti sotto controllo prima della gravidanza, il rischio di queste complicazioni diminuisce.
Convulsioni
Alcuni farmaci per il controllo delle convulsioni fanno aumentare il rischio di malformazioni fetali. Durante la visita preconcezionale il medico può adeguare la dose del farmaco o consigliargliene uno più sicuro per il feto. La paziente, comunque, non deve interrompere la terapia anticonvulsiva senza prima aver richiesto il parere del medico, perché le convulsioni potrebbero essere pericolose per il bambino.
Fenilchetonuria (PKU)
Le donne affette da questa patologia ereditaria non sono in grado di metabolizzare alcune proteine. Devono seguire una dieta speciale e devono essere controllate attentamente durante la gravidanza per prevenire disabilità intellettive e malformazioni del bambino.
Patologie renali
Alcune donne affette da gravi patologie renali potrebbero soffrire di ulteriori problemi ai reni durante la gravidanza, e i bambini potrebbero essere più a rischio di morte, parto prematuro o problemi della crescita.
Quanto bisogna aspettare tra una gravidanza e la successiva?
Per la maggior parte delle donne è consigliabile attendere almeno 18 mesi tra il parto e il concepimento successivo, in questo modo l’organismo ha tempo per prepararsi alla seconda gravidanza e la donna può abituarsi alla nuova vita di mamma.
Aspettando di meno potrebbe aumentare il rischio di parti prematuri. Tuttavia non tutte le donne possono attendere 18 mesi, per via dell’età o per altri motivi. Per capire qual è il periodo di tempo giusto, la paziente dovrebbe sempre chiedere consiglio al proprio medico.
Com’è possibile che le cure prenatali riescano a prevenire i problemi che si sono verificati nelle gravidanze precedenti?
Anche se la donna non ha avuto problemi durante le gravidanze precedenti, le cure preconcezionali possono essere utili per prevenire le malformazioni o le complicazioni nella gravidanza futura. Ad esempio assumere l’acido folico può essere utile per prevenire le malformazioni del tubo neurale, mentre la terapia per determinati problemi di salute, ad esempio per l’ipertensione, può essere utile per prevenire il parto prematuro. Un report del 2006 dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) consiglia a tutte le donne che in una gravidanza passata hanno avuto un esito negativo di fare una visita preconcezionale e di ricevere le opportune terapie prima di una nuova gravidanza, per diminuire i rischi per se stesse e per il bambino.
Le cure preconcezionali sono molto importanti anche per le donne che in passato hanno abortito od hanno avuto un parto prematuro. Il medico può visionare la cartella clinica della paziente e consigliare gli esami che servono per diagnosticare la causa dell’esito avverso, come gli esami del sangue e gli esami di imaging, come l’ecografia. Se gli esami indicano che l’esito avverso è stato causato dal problema di salute della madre, le cure preconcezionali spesso sono in grado di diminuire il rischio che il problema si ripresenti nella gravidanza successiva.
Se in passato la donna ha avuto un parto prematuro, il medico può consigliarle di modificare il suo stile di vita, ad esempio smettendo di fumare, e valutare l’opportunità della terapia ormonale con il progesterone durante la gravidanza per cercare di diminuire il rischio di un secondo parto prematuro.
Che cosa si può fare per rimanere in buona salute prima della gravidanza?
Non bere alcolici
Bere alcolici durante la gravidanza può causare problemi fisici e mentali al bambino, che nel loro complesso sono definiti sindrome alcolica fetale. Anche una quantità minima di alcool può causare problemi durante la gravidanza, quindi le gestanti e le donne che stanno provando ad avere un bambino dovrebbero evitare completamente gli alcoolici.
Smettere di fumare
Il fumo durante la gravidanza raddoppia il rischio di mettere al mondo un bambino con basso peso alla nascita. Aumenta inoltre il rischio di parto prematuro, di altre complicazioni e della sindrome della morte in culla. Il fumo, inoltre, potrebbe diminuire le probabilità di concepimento.
Altre indicazioni
Evitare la cocaina, le altre droghe e i farmaci non adatti alle gestanti. Le droghe e i farmaci non approvati per l’uso durante la gravidanza presentano molti rischi, come il parto prematuro, il basso peso alla nascita, le malformazioni neonatali, i problemi intellettivi o comportamentali e i sintomi dell’astinenza.
Cuocere bene le carni e non cambiare la lettiera del gatto. Le carni crude e le feci dei gatti possono contenere un parassita che provoca la toxoplasmosi, un’infezione che può causare malformazioni nel feto. Per non entrare in contatto con le feci dei gatti si possono anche indossare i guanti quando si lavora in giardino.
Prestare maggiori attenzioni del solito nel rispetto delle norme igieniche quando si ospirano in casa roditori, come i criceti, i topi e i porcellini d’India. Questi animali possono essere portatori di un virus in grado di danneggiare il bambino. [NB: In Italia non conosco casi di contagio da Coriomeningite linfocitaria, ma riporto l’indicazione come da fonte statunitense per completezza; non è necessario in ogni caso allontanare l’animale domestico, è sufficiente qualche avvertenza in più].
Evitare la sauna e il bagno turco che possono far aumentare troppo la temperatura corporea e forse far aumentare anche il rischio di malformazioni del tubo neurale.
Vivere e lavorare in un ambiente sicuro ed evitare le sostanze chimiche pericolose, come i solventi (le sostanze che fanno sciogliere altre sostanze, ad esempio i diluenti per la pittura o le tinte). Lavorare a contatto coi solventi può far aumentare il rischio di aborto o di malformazioni.
Evitare di consumare pesce contaminato dal mercurio. Il mercurio è un metallo in grado di danneggiare il feto. Spesso contamina il pesce. Le gestanti e le donne che stanno provando a concepire un figlio non dovrebbero consumare pesce contaminato dal mercurio, come lo squalo, il pesce spada e lo sgombro. Possono mangiare fino a 340 grammi alla settimana di pesce a basso contenuto di mercurio, come i gamberetti, il salmone e il tonno in scatola al naturale. Non dovrebbero mangiare più di 170 grammi alla settimana di tonno bianco.
Perché si dovrebbe cercare di raggiungere il peso forma prima della gravidanza?
Le donne che all’inizio della gravidanza sono in sovrappeso o obese possono correre un rischio maggiore di soffrire di ipertensione e diabete, di avere un figlio con particolari malformazioni, soffrire di complicazioni del travaglio e del parto e di parto prematuro; inoltre possono avere più difficoltà a concepire. Chi è in sottopeso, invece, può correre un rischio maggiore di mettere al mondo un neonato prematuro o con basso peso alla nascita. È possibile diminuire il rischio di queste complicazioni raggiungendo il peso forma prima della gravidanza.
Ho un ciclo piuttosto irregolare. Avrò problemi a concepire?
Ogni donna ha un ciclo diverso. Alcune donne sono puntuali come un orologio svizzero, mentre altre non riescono mai a capire in quale giorno inizierà il ciclo. Se le variazioni sono minime, ma il ciclo arriva ogni 25, 35 giorni, probabilmente è tutto nella norma; invece se il ciclo è assente da più di due mesi, se è troppo abbondante o troppo scarso e non siete in grado di prevedere quando arriverà, vi consigliamo di andare dal medico.
Le irregolarità mestruali potrebbero indicare che l’ovulazione non si verifica oppure che l’ovulazione si verifica solo alcune volte all’anno: in questo caso le probabilità di concepimento diminuiscono. Il medico probabilmente controllerà la tiroide, l’ipofisi e le ghiandole surrenali. Dopo i controlli, vi proporrà le varie opzioni per le terapie.
Mi è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Avrò problemi a concepire?
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo che influisce negativamente sul ciclo mestruale, sugli ormoni, sulla salute del cuore, dei vasi sanguigni, sull’aspetto fisico (soprattutto con una crescita eccessiva dei peli) e sulla possibilità di concepire. Le donne sane producono pochi androgeni (ormoni maschili), mentre le donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico hanno livelli di androgeni piuttosto alti: si tratta quindi di un disturbo ormonale che influisce negativamente sull’ovulazione e sulla fertilità. La sindrome dell’ovaio policistico è la causa di molti dei casi di sterilità, tuttavia, con la terapia corretta, molte delle donne affette hanno messo al mondo un figlio.
Chi è affetta dalla sindrome dell’ovaio policistico spesso ha problemi a mantenere il peso forma. Mantenere il peso forma e aumentare l’attività fisica è utile per mantenere l’ovulazione e la fertilità, ma anche per prevenire altre complicazioni, come il diabete e le patologie cardiache. Il medico può consigliarvi le terapie seguenti per aiutarvi a concepire:
- farmaci per migliorare l’insulinoresistenza e l’ovulazione,
- farmaci che inducono l’ovulazione.
L’esposizione del futuro padre alle sostanze chimiche può far male al bambino?
Diversamente da quella della madre, l’esposizione del futuro padre a sostanze pericolose non sembra connessa alla possibilità di sviluppo di malformazioni neonatali. Le sostanze chimiche, tuttavia, possono influire negativamente sulla qualità degli spermatozoi, causando problemi di fertilità e aborti.
Alcuni tipi di esposizione possono causare mutazioni genetiche negli spermatozoi, che possono far aumentare il rischio di tumori infantili.
Le terapie antitumorali, come la chemioterapia e la radioterapia, sono in grado di causare profonde alterazioni degli spermatozoi, per almeno alcuni mesi dopo la terapia. Alcuni uomini, quindi, scelgono di conservare lo sperma presso una banca del seme prima della terapia, in modo da garantirne l’integrità.
Fonte Principale: March of Dimes (traduzione a cura di Elisa Bruno)
Lui mi ha sempre detto di non essere più fertile e di dover seguire questa terapia di testosterone.
Fra l’altro ha pure appena compiuto 50 anni
Ovviamente è seguito da uno specialista.
Solo che questo mese abbiamo avuto due rapporti circa 3 gg prima della mia ovulazione e mi chiedevo se potesse esserci stato comunque un rischio gravidanza.
Se a qualcuno è successo insomma…
Senza i dettagli esatti non è possibile dare risposta certa, è comunque plausibile che non sia più fertile. Quello che posso dirle è che tecnicamente basta anche un unico spermatozoo per fecondare.
Salve d’orrore , io e mio marito vogliamo avere un bambino. A luglio siamo partiti per un viaggio esotico e abbiamo entrambi preso il malarone. Sono passati quasi tre mesi, possiamo provare a concepire? Quali sono i rischi connessi ?
Che io sappia non ci sono controindicazioni essendo passati ormai diversi mesi, ma senta preventivamente il parere del ginecologo.
Si ricordi di iniziare con l’acido folico.